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Dall’inizio del mese di luglio, da quando cioè Universal Analytics (UA) ha smesso di funzionare, molti marketers ed esperti SEO hanno cercato di affidarsi alla nuova versione – Google Analytics 4 – oppure ad altri software con le stesse funzioni.
In effetti non sono molti i tool in rete che possono rilevare la quantità di informazioni che gestiva la precedente versione del tool di analisi di Google, a meno che non si hanno disponibili cifre periodiche importanti ed usare così strumenti più avanzati.
Ma nel panorama dei software di analisi, pur essendovi una scelta molto vasta di soluzioni, spesso si fatica a trovare quella più giusta per le proprie esigenze.
Se stai pensando, però, che una piattaforma come UA non esiste, avrai sicuramente trascurato uno strumento come Publytics, un software che, anche da un punto di vista grafico, è adatto a chi cerca qualcosa che sia uguale ad Universal Analytics, dal costo “affordable”.
Noi di tool per startup abbiamo testato Publytics e nel seguito di questo articolo ti diamo un resoconto della nostra esperienza.
Caratteristiche di Publytics
Le funzioni di Publytics sono assolutamente identiche a quelle già conosciute esistenti in UA, con qualche modifica nella denominazione di alcune categorie, ma con in più la possibilità di stampare report professionali nonché una maggiore chiarezza nell’esposizione.
Qualsiasi metrica che hai conosciuto su Universal Analytics, la ritrovi qui in Publytics:
- Pageviews e pageviews uniche
- Traffico per pagina
- Sessioni per pagina
- Totale delle sessioni
- Durata media della Sessione
- Browser utilizzato
- Numero di visitatori sulla pagina in tempo reale, da potere analizzare per contenuti, fonti ed eventi
- Tassi di rimbalzo
- Durata media della permanenza in pagina
- Pagine di entrata e di uscita
- Le metriche di audience per device, paese, sistema operativo e browser
Così come accade per tutti gli strumenti Google, anche in questo caso è possibile selezionare periodi più o meno lunghi da analizzare (ovviamente più lungo è il lasso di tempo selezionato, più attendibili saranno i dati da estrarre)
Allo stesso modo, se sei interessato a conoscere le performance relative al singolo contenuto pubblicato, è possibile vedere il dettaglio delle pagine con i relativi dati (bounce rate, pageviews, durata media etc.).
Quindi si tratta di un vero e proprio “pozzo” di informazioni preziose, così come lo era UA, con in più una grafica leggermente più curata, ma che comunque richiama quel modello in modo da non perdersi in menù complicati e funzioni difficili da trovare.
Come usare Publytics
Dopo il primo log in su Publytics, una delle cose relativamente più complicate – ma non ci sarebbe altro modo per farlo – è l’installazione di uno script sull’head del proprio sito/blog per permettere al tool la raccolta di dati che, inizierà immediatamente.
Dopo avere installato il primo codice è possibile, secondo la propria scelta personale, scegliere di installarne anche altri per ottenere info su eventi, o dimensioni personalizzabili, come le informazioni sugli utenti, i plug in di wordpress. l’AMP nei suoi diversi usi.
Fatto questo passaggio – meglio attendendo almeno 24 ore – è possibile iniziare a fare le proprie analisi sul proprio progetto.
Dalla dashboard si capisce immediatamente che siamo in un ambiente “familiare”: la prima vista che vedrai è il grafico che una volta si trovava in UA
Ricorda qualcosa?
Dal menù a tendina in alto si può facilmente modificare il range temporale di riferimento allungandolo, mentre la schermata, con Users, Session, Bounce rate e durata della sessione sono sicuramente familiari.
Più in basso troviamo le fonti di traffico:
- Social
- Organico
- Referral
- Diretto
Ed i paesi dai quali il traffico proviene.
La seconda voce del menù ci dà idea del traffico in tempo reale, in visione d’insieme, relativamente ai contenuti, alle fonti ed agli eventi che stanno caratterizzando le visite.
Da Audience puoi verificare le caratteristiche del tuo pubblico in una visione complessiva, per mezzo, per Stato, sistema operativo e Browser. In ognuna delle metriche è possibile conoscere anche il tempo medio di permanenza sulla pagina, la durata in valore assoluto ed il bounce rate.
Da Content è possibile analizzare l’andamento dei contenuti pubblicati, per conoscere quelle metriche preziose che riguardano singole pagine o articoli di blog, con le indicazioni di tassi di rimbalzo e tempo medi/assoluti sulle singole pagine. Così come accade per lo strumento di Mpuntain View, anche in questo caso, cliccando sulla singola pagina o articolo si può vedere il particolare.
Con il menù Acquisition potrai controllare quali sono le pagine di entrata, di uscita e gli UTM, ossia quei parametri che ti permettono di capire le fonti di traffico, per sorgente, mezzo o siti referral (esattamente come in Google Analytics).
Su Eventi – Parametro che dovrai impostare tu stesso – troverai, naturalmente, gli eventi che intendi tracciare all’interno del tuo progetto. Puoi selezionare le dimensioni che vuoi (Medium Source, Referrer source, UTM) ed anche i filtri avanzati (views, pageviews, Country, Media).
In ognuna di queste funzioni di menù puoi decidere di salvare il report; che troverai poi cliccando sulla parte inferiore del menù, alla voce report.
Anche in Publytics, puoi monitorare più di un sito o progetto che segui; è possibile aggiungere altri progetti dalla voce Network ed utilizzando la stessa procedura dello script HTML inserito sull’ head di ogni sito. Avrai in questo modo, la possibilità di monitora tutti i tuoi progetti, comodamente da una stessa dashboard, In questo caso si tratta di una ulteriore semplificazione rispetto a ciò che accadeva con UA.
Un’ulteriore facilitazione viene offerta dal tool per importare i dati da UA precedenti la sottoscrizione dell’account. La penultima voce del menù in basso consente, con istruzioni molto chiare, di leggere i dati dall’account Google Analytics e di importarli nella tua dashboard; questo può avvenire con tutti i siti che gestivi e che seguivi nella vecchia versione di Analytics.
Le fasce di abbonamento a Publytics
Il sistema di abbonamento a Publytics è molto semplice; prevede nove fasce di abbonamento – a scelta, mensile od annuale – suddivise per views e costi crescenti:
Gli abbonamenti con frazionamento mensile sono
- Fino a 10.000 pageviews/m 5 €/m
- Da 10.000 Fino a 100.000 pageviews/m 15 €/m
- Da 100.000 a 250.000 pageviews/m 25€/m
- Da 250.000 a 500.000 pageviews/m 40 €/m
- Da 500.000 a 1.000.000 pageviews/m 55 €/m
- Da 1 mil a 2 mi. Di pageviews/m 70 €/m
- Da 2 mil. A 5 mil. Di pageviews/m 100 €/m
- Da 5 mil a 10. Mil di pageviews/m per pagina 135 €/m
- Da 10 mil di pageviews/m in su il prezzo è concordabile
Gli abbonamenti annuali cambiano solo in riferimento al prezzo, perché sono previsti due mesi free:
- Fino a 120.000 pageviews/a € 50/a
- Da 120.000 a 1.2m pageviews/a € 150/a
- Da 1.2 m a 3m pageviews/a € 250/a
- Da 3m a 6m pageviews/a € 400/a
- Da 6m a 12m di pageviews/a € 550/a
- Da 12m a 24m pageviews/a € 700/a
- Da 24m a 60m di pageviews/a € 1000/a
- Da 60m a 120m di pageviews/a € 1350/a
- Oltre le 120m di pageviews/a il prezzo viene concordato con lo staff.
Le nostre impressioni
Dopo avere provato Publytics, possiamo senza dubbio, confermare che si tratta della naturale prosecuzione – con miglioramenti in varie aree – di Universal Analytics: Stessa grafica, identiche funzioni, identico modo di nominare i menù ed infine la possibilità di importare lo storico di UA per non perdere i propri dati.
Insomma, con questo tool hai la possibilità di avere sotto controllo l’intera vita del/i tuo/i sito/blog e di studiarne le performance per programmare la tua strategia in modo davvero preciso.
Prima di iniziare a scegliere la fascia di prezzo che pensi sia più adeguato al tuo uso, puoi fare, come accade in tutti i tool, un periodo di prova, necessario a verificare quale può essere la formula di abbonamento più adeguata; Per iniziare la tua trial puoi andare direttamente alla home page di Publytics e iniziare ad inserire i tuoi dati e le tue credenziali.
